
[Tempo di lettura stimato: 3 minuti]
Stava indagando su presunte frodi fiscali che coinvolgevano uomini d’affari legati al partito al governo della Slovacchia, il giornalista Ján Kuciak, 27 anni, che è stato trovato morto, insieme alla sua ragazza, Martina Kušnírová, nella loro casa a Vel’ka Mača, a est della capitale Bratislava, scrive il Guardian. Secondo quanto riportato dai media, entrambi sono stati uccisi con un colpo d’arma da fuoco.
Gašpar: Vražda Kuciaka pravdepodobne súvisela s jeho prácou https://t.co/lVjjcNHfmq pic.twitter.com/bBvsfTcWhH
— Denník SME (@denniksme) February 26, 2018
Il capo della polizia, Tibor Gašpar, ha riferito ai giornalisti che gli omicidi “probabilmente hanno qualcosa a che fare con le attività investigative” del giornalista.
Kuciak scriveva per il sito Aktuality.sk e i suoi articoli si concentravano principalmente su storie di evasione fiscale in cui erano coinvolti anche uomini d’affari collegati al partito di governo slovacco e ad altri politici. “Il suo ultimo pezzo è stato pubblicato il 9 febbraio scorso e trattava la storia di una sospetta frode fiscale collegata a un complesso di appartamenti di lusso a Bratislava, noto come ‘Five Star Residence’. Kuciak aveva coperto la storia per qualche tempo. Nell’ottobre 2017, aveva scritto su Facebook che aveva denunciato all’ufficio del procuratore generale una minacciosa telefonata di un uomo d’affari locale coinvolto negli appartamenti, di nome Marian Kocner”, si legge ancora sul quotidiano britannico.
SME, uno dei giornali più letti in Slovacchia, riporta inoltre che il giornalista ucciso si era anche occupato di persone vicine alla ‘Ndrangheta in Slovacchia e delle loro passate relazioni con il principale consigliere statale del primo ministro Robert Fico, Mária Trošková. Su quest’ultimo tema, Tom Nicholson, che lavorò anche con Kuciak, scrive su POLITICO che il giovane giornalista slovacco “fece progressi importanti (…). Ján aveva stretto un’alleanza con giornalisti investigativi italiani in grado di confermare le identità e le associazioni criminali degli italiani che erano attivi in Slovacchia”. Antonio Nicaso, docente universitario in Canada e storico delle mafie, sentito da La Stampa, spiega che la presenza della ‘ndrangheta in Slovacchia “«è legata soprattutto alla prospettiva di accesso a cospicui fondi dell’Unione Europea. A breve la Calabria uscirà dalle gerarchie di priorità dell’Ue sulla concessione dei finanziamenti e – al suo posto – vi accederanno i Paesi dell’Est Europa. Ed è così che le famiglie legate al crimine organizzato avrebbero messo gli occhi sulla Slovacchia «trasferendo numerose attività imprenditoriali legate soprattutto alle energie rinnovabili»”.
Il primo ministro slovacco, Robert Fico, ha dichiarato che se gli omicidi sono legati al lavoro del giornalista, ciò equivarrebbe a “un attacco senza precedenti alla libertà di stampa e alla democrazia in Slovacchia”. Il governo ha annunciato una ricompensa di un milione di euro a chi darà informazioni utili sue due omicidi.
The EU cannot accept that a journalist is killed for doing his job. I call on the Slovak authorities to launch a thorough investigation with international support if needed for Jan Kuciak. As with #DaphneCaruanaGalizia, the European Parliament will not rest until justice is done
— EP President Tajani (@EP_President) February 26, 2018
Il presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, ha scritto su Twitter che l’Europa non può accettare che un giornalista venga ucciso per aver fatto il suo lavoro e chiede alle autorità slovacche “di avviare un’indagine approfondita con il sostegno internazionale, se necessario”.
Tajani ricorda anche l’omicidio della giornalista investigativa Daphne Caruana Galizia avvenuto a Malta lo scorso 16 ottobre. Le inchieste di Caruana Galizia denunciavano guadagni illeciti, clientelismo, corruzione, crimine organizzato, banche che favorivano il riciclaggio di denaro sporco e l’evasione fiscale, aziende di gioco d’azzardo online con infiltrazione mafiosi e trafficanti di droga. A dicembre la polizia ha arrestato e accusato tre uomini (i fratelli Alfred e George Degiorgio e Vincent Muscat) della morte della giornalista.
My family warned @EU_Commission that with my mother #DaphneCaruanaGalizia‘s assassination Malta had set a new standard of permissible behaviour within the EU and that others would soon die if decisive action isn’t taken. #JanKuciak could have been saved. https://t.co/nbqrAUMgJJ
— Andrew Caruana Galizia (@acaruanagalizia) February 26, 2018
Proprio il figlio della giornalista maltese, Andrew Caruana Galizia, commentando su Twitter l’omicidio di Ján Kuciak e di Martina Kušnírová, ha scritto che la sua famiglia aveva avvertito la Commissione Europea che l’uccisione di sua madre aveva fissato un nuovo standard di condotta ammissibile all’interno dell’Ue e che altri sarebbero presto morti se non si fosse intrapresa un’azione decisa: “Jan Kuciak poteva essere salvato”.
(Articolo aggiornato al 28 febbraio 2018)
Foto in anteprima via Guardian
Fonte: Valigia Blu – https://www.valigiablu.it/slovacchia-jan-kuciak/