
© Michel Kichka
Così, nonostante le pressioni degli europei e del suo amico Macron, Trump non ha rinunciato al suo osso iraniano e ha deciso, a prescindere dalle conseguenze, di ritirare gli Stati Uniti dall’accordo nucleare iraniano (JPCoA, Joint Comprehensive Plan of Action, 2015), accettando la dimostrazione di “Bibi” Benyamin Netanyahu, secondo cui l’Iran sta mentendo.
- © Patrick Pinter – Le prove di “Bibi” Netanayhu – The proofs of “Bibi” Netanayhu
- © Christian Durando – Trump satisfait Bibi – Trump sodisfa Bibi – Trump satifies Bibi
- © Michel Kichka – Apocalypse Bibi
Certo, l’Iran non è il piccolo angelo custode del Medio Oriente, la sua azione in Siria, in Libano e altrove, l’opposizione con l’Arabia Saudita è un problema. Tuttavia, l’accordo internazionale rimane un mezzo per fare rientrare in Iran nella comunità internazionale. Se gli europei, alleati della Cina e della Russia, parti dell’accordo, non riescono a tenerlo in vita, il rischio è di vedere l’Iran, come ha annunciato il suo presidente (moderato) Hassan Rohani, seguire l’esempio della Corea del Nord e continuare non solo la sua corsa alla bomba nucleare, ma anche le sue azioni destabilizzanti in Medio Oriente. Un altro rischio è quello di destabilizzare il fragile equilibrio politico interno dell’Iran e spingendo i pashdahan estremisti a riprendere il potere. Infine, l’impatto sui mercati petroliferi potrebbe provocare una nuova crisi il cui impatto sulla ripresa economica in Europa potrebbe essere significativo.
- © Angel Boligà
- © Ramses Morales
- © Pierre Ballouhey
Fino a dove arriverà l’irresponsabilità del genio americano?
Fonte: Librexpression.eu – https://www.libex.eu/2018/05/09/iran-tweety-trump-guerra-fondai-seconda-parte/