

Pubblicato il 13 lug 2023
Acerbo (Prc-UP): Salvini contro diritto di sciopero fa demagogia
Il ministro Salvini fa demagogia contro il diritto di sciopero che è sancito dalla Costituzione.
Si comporta verso i sindacati come ha fatto con le ong. Cerca solo di ottenere visibilità con un’operazione antisindacale come la precettazione.
Come ministro da più di un mese poteva intervenire per evitare lo sciopero favorendo la soluzione della vertenza. Invece interviene all’ultimo momento con una decisione grave e antidemocratica come la precettazione.
La decisione di Salvini non ha nulla a che fare con la tutela di chi viaggia dato che i treni sono stati cancellati da tempo e non era possibile acquistare i biglietti.
La precettazione è un atto di violenza istituzionale che non ha giustificazione visto che in Italia c’è probabilmente la regolamentazione più restrittiva d’Europa rispetto allo sciopero dei trasporti.
Questo è un governo classista che merita la più dura opposizione.
Maurizio Acerbo, segretario nazionale del Partito della Rifondazione Comunista, coordinamento di Unione Popolare
Rifondazione Comunista: No all’attacco al diritto di sciopero nelle ferrovie
La precettazione di stampo fascista messa in atto dal ministro Salvini nei confronti dei lavoratori e delle lavoratrici delle ferrovie è “vergognosa, sbagliata, illegittima”.
Così e con ragione il segretario nazionale della Filt Cgil ha bollato l’intervento poliziesco del ministro che riduce d’autorità a sola mezza giornata la durata dello sciopero di 24 ore, regolarmente convocato a termini di legge.
Gravissima la motivazione fornita al ministro dal garante dell’attuazione della legge sugli scioperi consistente nel fatto che il coinvolgimento nello sciopero sia di Trenitalia che di Italo l’avrebbe caratterizzato come nazionale.
Il leghista Salvini arriva a questa decisione incostituzionale dopo più di un mese dalla proclamazione dello sciopero durante il quale non ha fatto nulla per affrontare le richieste avanzate dai sindacati a parte due incontri dell’ultimo giorno utile, ieri, conclusi peraltro con un nulla di fatto.
Nulla per il contratto dei dipendenti di italo, nulla sulle giusta richiesta di un piano di assunzioni, sulla riduzione dei carichi di lavoro e la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, sugli investimenti necessari per la formazione e l’ammodernamento del servizio.
Rifondazione Comunista sostiene la mobilitazione delle lavoratrici e dei lavoratori delle ferrovie contro tutti i tentativi di fermare le lotte con la repressione di cui questo attacco al diritto costituzionale di sciopero rappresenta un nuovo tassello.
Antonello Patta, responsabile nazionale lavoro
Partito della rifondazione Comunista/Sinistra Europea
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Fonte: Rifondazione Comunista – http://www.rifondazione.it/primapagina/?p=53971