ELEZIONI EUROPEE: UN FRONTE UNITARIO DI SINISTRA E’ NELL’INTERESSE DEL MEZZOGIORNO

COMUNICATO STAMPA

Il Consiglio Direttivo Nazionale del Partito del Sud-Meridionalisti
Progressisti
ribadendo la necessità di una
non più procrastinabile costituzione d’un soggetto politico unitario di
Sinistra, al fine di costruire l’alternativa antiliberista, ambientalista,
femminista, antifascista, pacifista, anticapitalista e meridionalista,
utile
a formare una fronte popolare per opporsi con forza alle destre fasciste,
razziste, secessioniste e liberiste oggi al governo in Italia e in forte
avanzata in tutta Europa, prende atto con rammarico che ancora in
troppi, anche nella sinistra d’alternativa, paiono non essere consapevoli che il
Mezzogiorno non solo è il territorio più povero d’Europa, ma soffre di
discriminazioni e di un razzismo di Stato che addirittura penalizza volutamente
anche la durata di vita dei suoi abitanti e quindi ha bisogno di un richiamo e
di una sua specificità riconoscibile e riconducibile. Bisogna unirsi tutti su
più battaglie, in questo caso sul Mezzogiorno dandogli voce e rappresentanza
mettendolo
fra i temi fondanti della agenda politica, già a
partire dalle prossime elezioni europee. 

Impossibile
procedere ancora a fari spenti mentre fra poco meno di un anno si svolgeranno
elezioni decisive per le sorti del Paese tutto e del Mezzogiorno in particolare,
con precise scadenze da rispettare. Bisogna sempre ricordare che anche “quando
tutto è o pare perduto, bisogna rimettersi tranquillamente all’opera,
ricominciando dall’inizio”.

Per tutti questi motivi il Consiglio Direttivo ha deciso all’unanimità di raccogliere l’appello
del Partito Comunista Italiano
, con
cui da tempo sono attive positive interlocuzioni, per la costituzione di una
lista plurale. Appello di cui condividiamo i temi, a partire dalla ricerca di
una soluzione di pace in Ucraina e nel Mondo e contro ogni deriva bellicista, dalla
critica all’Unione Europea delle banche e delle lobby che con le sue politiche
ordoliberiste e di austerità alimenta nuovi fascismi in Europa, come dimostrato
anche dalla vergognosa equiparazione fra nazismo e comunismo ad opera del
Parlamento europeo nel 2019, e dal contrasto all’Autonomia Differenziata.
Accogliamo inoltre molto favorevolmente il richiamo alla Questione Meridionale,
senza approfondire la quale non è possibile capire, tantomeno spiegare
compiutamente ai cittadini, a cosa mira veramente l’Autonomia Differenziata.

Resta inteso che, come sempre,
siamo disponibili
a formare una fronte popolare unitario più ampio e
coeso possibile
, ma sempre nel reale rispetto delle pari condizioni, anche
di visibilità e dignità, di tutte le componenti e nella assoluta condivisione
dei temi in forma non settaria, per creare una piattaforma comune con tutte quelle
soggettività che condividono l’urgenza di lavorare in forma aperta alla
costruzione di un percorso plurale per l’alternativa sociale, culturale e
politica ai poli e agli schieramenti politici oggi esistenti al fine di
lavorare unitariamente, pur nel rispetto delle
singole identità, per saldare e dare visibilità a tutte le lotte, al fine di
portare nel prossimo Parlamento Europeo una voce di contrasto alle politiche
antipopolari fino ad oggi perseguite dall’Unione, ben rappresentate in Italia
dal Governo Meloni con il recente attacco alle classi più deboli tramite la
cancellazione del Reddito di Cittadinanza.

Siamo infine pronti ad accogliere e a collaborare con
tutti quei meridionalisti progressisti che vogliano procedere senza ricercare facili
scorciatoie sulla strada di un reale cambiamento, partendo dalla riscossa del
Sud.

Il Consiglio Direttivo Nazionale del Partito del Sud


Fonte: Partito del Sud – https://www.partitodelsud.eu/2023/08/elezioni-europee-un-fronte-unitario-di.html

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